A cura di Gianluca Scribano
Quando si parla di mercatini dell’usato a volte si intende quel tipo di mercatini che vediamo nelle piazze delle nostre città il Sabato e la Domenica, dove molti espositori montano le loro bancarelle e vendono merce di varia natura.
In questo articolo non ho intenzione di parlare di questo tipo di mercatini ma delle grandi catene di franchising di mercatini dell’usato che operano in conto vendita e che si trovano, ormai, in ogni quartiere di tutte le città italiane.
Questa realtà commerciale nasce da un’idea imprenditoriale geniale: chiunque può portare nel mercatino ciò che di usato possiede e che non usa più: vestiti, dischi, libri, oggetti, vecchi mobili, quadri, ecc… Viene fatta una selezione dal mercatino e gli oggetti vengono messi in vendita al prezzo proposto dal valutatore. All’atto della vendita circa il 50% va al mercatino e il 50% restante al venditore (la percentuale può variare in base alla politica commerciale del mercatino al quale si propone il bene). Dopo due mesi, ciò che non viene venduto viene scontato.
Questa tipologia di negozio è ben lontana dall’immaginario comune dei mercatini dell’usato di una volta: niente posti disordinati con tanta roba ammucchiata senza prezzi e descrizioni. Il concetto di questa nuova tipologia di negozio dell’usato è molto diverso; all’interno di questo tipo di locali c’è molta luce, musica, cartelli che spiegano il funzionamento, prezzi e sconti, si respira un’atmosfera frizzante, giovane, anche un po’ trendy.
Questa nuova generazione di mercatini dell’usato assomiglia sempre di più ad un normale negozio che vende oggetti nuovi. Per di più, in un’era in cui si parla molto di rispetto dell’ambiente, il mercatino dell’usato riesce (giustamente) ad intercettare l’esigenza di molti di consumare rispettando l’ambiente
Vivendo a Roma ho la possibilità di visitare quelli che senza dubbio sono i mercatini dell’usato più belli e più forniti d’Italia. Credo che in nessuna città italiana come Roma questo fenomeno commerciale sia stato in grado di svilupparsi fino a diventare un vero e proprio fenomeno sociale e di costume.
Visito i mercatini non solo per piacere ma per lavoro; occupandomi, infatti, di compravendita di beni di antiquariato, questi mercatini sono per me un ottimo luogo dove trovare beni di antiquariato a prezzi, talvolta, molto bassi e che posso poi rivendere al loro prezzo di mercato all’interno del mio negozio.
Cosa VENDERE e cosa NON VENDERE nei mercatini dell’usato!
Credo che questo tipo di negozi dell’usato siano un ottimo posto per vendere mobili usati, cucine, lavatrici, abiti usati, materassi e tante cose che arredano le vecchie case che, altrimenti, andrebbero in discarica. Credo altresì che portare al mercatino dell’usato oggetti e mobili di antiquariato, libri antichi, sculture e dipinti di arte antica e moderna, oggetti di valore quali medaglie, monete, bambole antiche, paramenti sacri, etc. sia un rischio poichè spesso non avendo il mercatino al suo interno un antiquario professionista che faccia le valutazioni, c’è il pericolo che oggetti d’arte di valore vengano sottovalutati e quindi svenduti.
Per tale motivo consiglio, prima di proporre un arredo al mercatino dell’usato, di farlo supervisionare, anche solo inviando delle foto ad un antiquario, al fine di capire se ci sono all’interno oggetti, quadri o mobili di valore.
Inviate pure le fotografie del vostro arredo: tramite il nostro sito saremo in grado di fornirvi la consulenza di cui avete bisogno.